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    Agentic Artificial Intelligence nel Procurement: 5 spunti per farne buon uso

    Agentic Artificial Intelligence nel Procurement: 5 spunti per farne buon uso

    di Francesco Colavita, Global VP PreSales Consulting JAGGAER

    L’Agentic Artificial Intelligence è una delle frontiere più avanzate nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale, che unisce tecnologie all’avanguardia per agire in modo completamente autonomo e ottimizzare i processi decisionali. Questo tipo di intelligenza artificiale non si limita a raccogliere e analizzare dati, ma è in grado di prendere decisioni e intraprendere azioni indipendenti, rivoluzionando così il modo in cui si affrontano le attività di business in diversi settori.
    Nel mondo del procurement l’Agentic AI introduce un cambio di paradigma, trasformando radicalmente il modo in cui le aziende gestiscono i propri processi.

    Per fare qualche esempio l’AI Conversazionale e NLP (Natural Language Processing) quali chatbot e Assistenti Virtuali interagiscono con utenti e fornitori in linguaggio naturale, mentre Multi-Agent Systems AI collaborano per eseguire compiti senza l’intervento umano, come l’inoltro di ordini, l’esecuzione di processi di gara, la negoziazione di contratti o la gestione dei rapporti con i fornitori, sulla base di criteri predefiniti e parametri appresi derivanti dalle policy aziendali. O ancora modelli “Large Language Models (LLM)”, vengono utilizzati per esempio per analizzare contratti, rispondere a domande e interagire con i fornitori. Inoltre, attraverso cicli di feedback è possibile adeguare le decisioni e le strategie future in base a ciò che è stato efficace in passato.

    Allo stesso tempo l’adozione di questa forma di AI nel procurement però solleva importanti criticità da affrontare con attenzione fra cui qualità e integrazione dei dati elaborati dall’Intelligenza Artificiale, la sicurezza, la complessità del processo decisionale che deve tener conto di molteplici fattori (costi, qualità, affidabilità dei fornitori ecc.).

    Alla luce di tutte queste considerazioni e nel nostro ruolo di esperti nel mondo del procurement abbiamo individuato alcune linee guida che possono aiutare le aziende ad approcciarsi all’Agentic Ai in ambito procurement:

    1. Valutare esigenze e obiettivi: definire chiaramente i problemi specifici che si intende risolvere con l’IA, che si tratti di riduzione dei costi, efficienza dei processi, gestione dei fornitori o analisi dei dati. Stabilire obiettivi misurabili per valutare il successo.
    2. Coinvolgere gli stakeholder: coinvolgere i reparti IT, i principali stakeholder e i fornitori, nelle fasi di pianificazione e implementazione, per raccogliere i loro punti di vista.
    3. Investire nella qualità dei dati: garantire la disponibilità di dati organizzati e di alta qualità da usare per l’Intelligenza Artificiale. Condurre audit per identificare lacune o incongruenze nei dati attuali e stabilire protocolli per la gestione e la governance dei dati.
    4. Scegliere la tecnologia più adeguata: ricercare e selezionare strumenti di IA che siano in linea con i processi e gli obiettivi del procurement della propria organizzazione privilegiando soluzioni che garantiscono sicurezza, scalabilità, facilità di integrazione con i sistemi esistenti e semplicità d’uso.
    5. Concentrarsi sulla gestione del cambiamento: preparare la propria organizzazione ai cambiamenti che l’IA porterà con sé, fornendo formazione e supporto al personale per aiutarlo ad adattarsi alle nuove tecnologie e ai nuovi flussi di lavoro.

    Adottando un approccio ponderato e strategico, le aziende possono massimizzare i vantaggi dell’Agentic Artificial Intelligence nel procurement, mitigando i rischi e affrontando le sfide con successo.

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